Gesù era Pinocchio

Papà mi racconti la storia di Gesù?

Oh belin – penso – …….. allora che cosa vuoi sapere?

Di quando è nato.

Per un attimo mi rincuoro al pensiero che, essendo nato dallo spirito santo, mi scampo il discorsino del semino, del pancione, che poi se andiamo a vedere è ancora più complesso quello …. Vabbè.

…… allora Gesù bambino nacque in una capanna ….. o era una stalla, ah no una caverna …

papà, che dici, è nato in un presepe ….

Ah già … rispondo millantando competenza, e già il mio pensiero va ai genitori, …. Allora …. La mamma era Maria …. Il papà Giuseppe … che faceva il falegname …..

come Pinocchio?

ah no aspetta ...... è vero .....quello era Pinocchio …. – andiamo avanti – comunque erano poveri e …… siccome erano tanto poveri e non avevano da scaldarsi c'erano un bue ed un asinello che alitavano e siccome non avevano da mangiare tutti gli portavano dei regali …. - Belin sono già ai remagi che manco so se si scrive Re Magi o Remagi? - i più bei regali glieli fecero tre signori su un cammello che si chiamavano Remagi.

erano dei re?
,
.......ssssi ..... più o meno ... .....e gli portarono oro, incenso e mirra.

Cosa?

Samu! l’oro lo sai cos’è, …… l’incenso è una roba che profuma l’aria, e la mirra invece …. è una cosa strana che non so spiegarti.

Forse si mangia perché l’oro non si mangia e l’incenso neppure.

Già ……

Finito?

Aiuuuuuttttooooooooooo.
Ci vorrebbe qualcunoi ferrato in queste cose di chiesa, uno che i suoi bambini hanno già fatto catechismo.

Eh si perché non contiamoci delle balle, o ti ci educano o col cavolo che poi lo scegli.
Mia madre faceva la progressista sessantottina contro tutti i formalismi, (che a vederla adesso ci sarebbe da farsi 4 ghignate vabbè) e quindi niente catechismo, niente religione a scuola, niente comunione e niente cresima. Che oltretutto a stare fuori dalla classe durante religione o a non andare a catechismo dopo il calcio con i miei amici mi imbarazzava perché non sapevo spiegare il perché.

Mia madre dice che sceglierò a 18 anni cosa vorrò fare – dicevo a tutti – e tutti dicevano …. Boh!.

Poi arrivato a 18 anni pensavo solo alla gnocca e quindi addio chiesa. Mi ci vedi a dire a qualche fidanzatina in piena tempesta ormonale: scusa ma devo andare in chiesa. Ma dai su.
Tuttalpiù poteva succedere di andare in chiesa per tacchinarsi una, spinti dall’ormone, ma poi basta.

Così ora non so la storia di Gesù. So meglio Gli incredibili, Pinocchio, Cenerentola, Cappuccetto Rosso. Che vergogna.

Però i miei figli voglio che crescano sapendo, affrontando il problema, magari anche frequentando, ma mentre lo scrivo sento già che farò la stessa fine di mia madre a dare una spiegazione al fatto che non li porto a messa.
Non so perché ma mi sembra mi manchi qualcosa.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

ci sarebbe da scrivere un libro, Chicco. A me è sempre pesato dovermi scusare. In più, io, in Dio ho sempre creduto. Pensa un po' che casino. A me mancava più di qualcosa e a 29 anni ho fatto la prima comunione e la cresima. Io, però a messa ci vado quasi tutte le domeniche e ci porto sempre i miei tre piccoli. Io, preferisco che un giorno mi dicano di non voler più andare a messa, piuttosto che nuotare tutta l'infanzia come dei salmoni controcorrente. Per me è stata dura. Lo dico senza il minimo rancore verso papà e mamma.

Anonimo ha detto...

Sono cresciuta in una situazione molto simile alla tua. A scuola non facevo religione, ma sono stata molto fortunata, avevo una maestra che nell'"ora alternativa" mi ha insegnato a suonare la chitarra, dipingere il vetro e giocare a scacchi, con il risultato che la difficoltà maggiore l'avevano tutti gli altri genitori a convincere i loro figli a frequentare l'ora di religione. La gistificazione dei miei era che la scuola deve essere indipendente dalla religione, per la religione c'è il catechismo del sabato pomeriggio, a scuola si devono imparare altre cose. Infatti potevo andare a catechismo, ma presto mi sono resa conto che era solo una scusa per stare con i miei amici e un pò alla volta ho abbandonato. Il mio conflitto principale è con l'istituzione della chiesa, che non condivido sotto molti aspetti. :-)

Pacina ha detto...

io non ho mai fatto religione a scuola...ammetto che a volte ( soprattutto da più piccola quando ero quasi sempre da sola ) mi sentivo un po'pecora nera ma alla fine " se non ci credi " ( o se non sei stato battezzato e la tua famiglia non va in chiesa ecc ecc ecc ) mi pare assolutamente inutile. Un anno ho dovuto fare religione perchè non c'erano maestri che potevano stare con me nell'ora di "alternativa" e non capivo niente di quelle cose "assurde" che dicevano io che nelle chiese sono sempre entrata per vedere gli affreschi i dipinti e le statue...


Cmq la storia della capanna ( nel presepe c'è la capanna...in tu scendi dalle stelle in effetti c'è una grotta...ma tantofa ;-) ), del bue e l'asinello la so meglio io :P prrr

FEDERICO GHIGLIONE ha detto...

penso che la fede sia una cosa di imprinting. e ora, da adulto, credo che la religione dia un ottimo solco nel quale sviluppare la proprià personalità.
crescere un bimbo controcorrente mi sembra più complesso, prova disagio e forse ha una linea guida in meno.
poi magari si può lavorare sulla "distanza critica" da tenere nei confronti della chiesa o di certi personaggi di chiesa.
rosco

Anonimo ha detto...

O.o io sono cresciuta esattamente al contrario, con una famiglia dalla mentalità cattolica assoluta e con cui ho dovuto lottare per andare contro corrente a tutte le assurdità di questa religione, i sensi di colpa perenni, il sesso sporco, la non-logica di certi argomenti, il dover sprecare la domenica mattina per forza in chiesa a far finta di ascoltare cose che non spiegano chiaramente e chissà da chi sono state inventate, il sentirsi dire che la tua vita non ti appartiene ma appartiene a Dio e quindi devi seguire le sue (?) regole, ecc
Avrei preferito essere educata come tu/voi perché tanto un motivo per sentirsi emarginati c'è sempre, che sia il colore della pelle, la religione o lo zaino non di marca, le forcine nei capelli (sì mi hanno anche presa per il culo perché avevo le forcine nei capelli), quindi se l'altra faccia della medaglia è estraniarsi per un'ora a settimana e non sapere come raccontarare la storia di gesù, allora preferisco di gran lunga questa!

e poi ci sono tanti libri per bambini per spiegarglielo!

FEDERICO GHIGLIONE ha detto...

la differenza la fa la chiesa.
credo che qualunque educazione ragionevolmente amorosa e amorevole segua d'istinto le regole cristiane.

poi ci sono i preti, i luoghi comuni, le messe, le farse, le finte regole e tutto si ....sporca ...

rosco

Anonimo ha detto...

beh allora per le regole cristiane su cui si fonda questa religione basta leggersi uno dei vangeli e sei a posto (e non è che te lo insegnano nell'ora di religione o al catechismo), il resto è tutta politica e stupidità -_-'

tartablu ha detto...

uffa, rosco, xo' così nn vale, domani mi debbo alzare alle 5, c'ho il volo alle 9 x strasburgo, 2 colazioni di lavoro, la cena, il meeting tutto il week-end. e dovrei essere già a nanna!!!
Mettiamola semplice, poi 1 giorno ti scrivo un post da 200 battute sull'argomento: la cosa migliore che puoi fare per i tuoi figli è dargli una mappa, quando avranno bisogno di incontrare Dio sapranno dove andarlo a cercare. Dagli una BUONA mappa: la Bibbia (ce ne sono versioni intelligenti x bambini). Spiegagli che cristiano nn è sinonimo di cattolico (i cristiani sono: ortodossi, protestanti e cattolici), che si può essere in relazione con Dio in modi diversi. Ma dagli delle dritte altrimenti si fanno infinocchiare e credono a tutto quello che la gente dice su Dio, ma che poi quel che Dio ha detto sul serio (e che sta sulla bibbia) nn lo sanno!!!! Oppure molto più triste si perdono quello che di meraviglioso c'è in questa relazione e ce n'è. GIURO.
Detto dalla Segretaria Generale di una ONG giovanile ecumenica (vuol dire con dentro tutti i cristiani)con sede a Bruxelles. Dagliela questa possibilità, guidali all'interno del labirinto e poi lasciali liberi di sciegliere.
Un bacio a tutti e 4.
tartablu

Anonimo ha detto...

Anche io da piccola non feci l'ora di religione e fui presa in giro (ero l'unica in tutta la scuola), né feci la prima comunione e la cresima. Oggi sono contenta di questa decisione presa da mia madre: lei pensava che la fede fosse qualcosa che bisognava comprendere quando se ne hanno gli strumenti, e che fosse sbagliato inculcarla in un figlio solo "perché lo fanno tutti" (oltre che essere una convinta sostenitrice della laicità dell'istituto scolastico).
E guardando oggi la pericolosa recrudescenza dell'ingerenza della chiesa nelle questioni dei cittadini, e il pericoloso silenzio che molti, troppi di noi conservano, per paura di essere considerati "troppo estremisti", penso che il sano senso critico che mia madre mi ha trasmesso sia stato un grande dono.
Oggi vivo con un cattolico (pur essendo atea), mi confronto serenamente con persone di tutte le confessioni e conosco la Bibbia (che è sulla mensola accanto al mio comodino) meglio di gran parte delle persone che conosco. ne apprezzo la saggezza e ne accetto i limiti. La mia spiritualità è grande, anche se non lo è la mia fede. Il mio senso etico idem. Etica e fede non sono la stessa cosa, così come esiste una spiritualità senza fede.
Talvolta i genitori devono prendersi la responsabilità di scelte relative ai propri figli (come tu certo sai): se ritengo giusta una decisione, non ci sarà "paura della corrente" che tenga. Le decisioni sensate che i genitori prendono andando controcorrente sono un'infinità (e vedrai nell'adolescenza...). Per amare i propri figli e fare il loro bene ci va coraggio, anche a volte la tentazione di cedere è forte.
Posso dire, però, che contro le costrizioni, il plagio, i falsi valori di successo e denaro, di inganno, o anche l'accettazione acritica di un pensiero dominante, bisogna "resistere, resistere, resistere". Poi ci penseranno loro, da grandi, a scegliere: l'importante è aver dato loro la possibilità di un'alternativa.

P.S. la mirra è una sostanza profumata derivata da una pianta che veniva utilizzata nell'Antichità per la cura del corpo e per l'imbalsamazione.

Anonimo ha detto...

P.S. dato che da quanto ho visto, blogspot e splinder si mettono reciprocamente i bastoni fra le ruote, il mio blog è leparolesonopietre.splinder.com

Tié a entrambi! Anche in questo, sono ecumenica ;-)))