Compiere quarant'anni è come fare una virata di bolina.
stai sempre andando verso la tua meta ma di fatto hai invertito direzione. prima andavi a destra ora vai a sinistra.
prima vivevi sognando una vita futura ora vivi cominciando a dare un'occhiata alla vita passata. Nel solco tracciato da Marina ripa di Meana, un'icona con la quale un italiano dovrebbe sempre confrontarsi per non perdere la retta via, vive quel piccolo tarletto che comincia a porti domande del tipo: ma tu fino ad ora cosa hai combinato?
Li ho sempre odiati i tarli.
Prima vivevo sognando come sarebbe stata la mia vita con due figli, ora comincio a immaginarmi che cosa vedranno i miei figli quando guarderanno la mia vita. Cazzo bisogna correre a fare ordine, come mezz'ora prima che arrivino gli invitati, che se per caso gli vien voglia di vedere "com'è la vostra camera da letto" non è carino che trovino il letto sfatto.
E poi c'è ancora la sensazione che se ti dai una rassettata adesso magari puoi ancora fargliela bere che sei sempre stato così.
Prima la tua vita la guardavano solo mamma e papà che perdonano tutto e accettano il peggio (anche perchè in fondo è sempre colpa loro) adesso sai che la tua vita la guarderanno due adolescenti moralisti e irriverenti pronti a criticare e tranciare giudizi (perchè in fondo è sempre colpa tua) e la cosa ti mette una certa apprensione.
Per la cronaca i due stronzetti adolescenti hanno oggi solo 1 e 4 anni.
Il fatto che io abbia cominciato a mettere in ordine con tutto questo anticipo la dice lunga ...... non c'è solo il letto sfatto....
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