l'amore si vede dagli occhi. un papà che guarda dormire suo figlio, un bimbo che guarda la sua mamma, una nonna che guarda correre i suoi nipoti, un pittore che guarda una sua tela, un innamorato che scambia uno sguardo d'intesa con la sua compagna, un ristoratore che parla di vini, basta osservarli che si percepisce l'amore.
ed è bello osservarli, perchè emanano benessere, calore, piacere di stare al mondo.
l'altra sera, mia moglie ed io abbiamo organizzato una festa per i nostri compleanni, un dopo cena, "frutta e dolci" e da bere naturalmente.
a rendere la cosa speciale è stato il fatto che i dolci li ha fatti un nostro amico di milano - Luca - pasticcere per passione, che nessuno (o quasi) dei nostri amici conosceva.
Passata l'ovazione iniziale degli invitati, dovuta al godimento nell'assaggiare cannoli, croccanti, paste con la frutta, bigné e altre golosità, passato pure il difficile momento del brindisi a lui dedicato, durante il quale ho visto transitare nel suo sguardo lampi di soddisfazione alternati ad un velo di timidezza, mi sono divertito a osservarlo mentre con garbo e pazienza si è messo a disposizione dei nostri amici che volevano imparare a farcire un cannolo (ne aveva lasciati un vassoio appositamente vuoti) con quell'apposito attrezzo da pasticcere che sembra una calza con la punta di metallo.
Luca lì era a suo agio, i suoi occhi erano sereni e sorridenti, i suoi gesti lenti e ritmati, la sua disponibilità verso tutti gli imbranati di turno era quella di un maestro che insegna con pazienza ai bambini. Era felice, ed era bello guardarlo. Lui ama quel lavoro, e ogni persona che lo viene a sapere si fa raccontare tutto, perchè le favole con questioni d'amore di mezzo fanno sempre piacere.
Mentre ero lì che lo ammiravo, ho pensato: "ad avercela sarebbe da dargliela!
E chissà che qualche amica di mia moglie presa per la gola non ci faccia un pensierino".
Tempo a pensarlo che già alcune fanciulle prese per la gola (o dall'ormone, boh) si accalcavano vicino a lui per chiedergli come si tiene quell'affare, come si schiaccia, accidenti come sei bravo, ma hai fatto davvero tutto tu, fammi assaggiare la crema, ma com'è che si sbatte la panna, vieni qui che ti metto la cioccolata direttamente in bocca con quest'attrezzo, ancora un po', un po' anche a me. Un delirio.
Così, finita la festa, mentre riordinavo la casa alle tre di notte, ho pensato: hai capito "il Luca" (come dicono a Milano) di giorno lavora in banca, poi - la sera - spignatta un po', prepara qualche prelibatezza, poi si presenta alle feste con i suoi occhi da cucciolone timido e piano piano aspetta che il peccato di gola chiami il peccato di ormone, e la sua tela da "pasticcere acchiappa femmine" è fatta.
Han voglia i suoi due volenterosi amici (che lo hanno accompagnato) a inventarsi argomenti per intrattenere le donzelle presenti. Quelli sono modi di rimorchiare da dilettanti, è roba da lumaconi, qui siamo nell'alta scuola del rimorchio, quella che fa cadere nella trappola le fanciulle senza che se ne siano nemmeno accorte.
E io che facevo il poeta sugli occhi dell'amore, ma che amore, qui si parla di cannoli e ormoni. altroché!
5 commenti:
infatti in fatto di timidezza mi verrebbe da chiedergli al Luca... ma ci sei o ci fai?!
franci
Interessante, il Luca...Siccomeche vado a Milano, dove lo posso trovare???? E' tanto che desidero imparare a fare i canoli.....Scherzo!!! Ma i cannoli sono una cosa che mi fa letteralmente impazzire!
" ad avercela sarebbe da dargliela" ... che poeta! :P
Oddio, io ho appena iscritto Mignolo a un corso di pasticceria e arte bianca... devo imporgli di fare dolci solo per me?!
Un saluto
Chiara
Sei un ingenuo, ti pare che un single si metta ad inseminare bignè solo per passione? E' chiaramente un messaggio subliminale! ;-DDD
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