Le donne l'hanno capito una trentina d'anni fa che il modo più efficace per affermarsi doveva essere la valorizzazione della loro "differenza" dall'uomo invece che il miraggio dell'uguaglianza.
La prima le avrebbe valorizzate come esseri unici, la seconda le avrebbe fatte diventare delle UOME. Stronze come un uomo diceva Vecchioni.
Adesso tocca a noi maschietti. Se vogliamo affermare il nostro modo di fare i papà abbiamo le stesse due strade: scimiottare le donne e quindi diventare dei "Mammi" o dei "Mariti scimmietta" (per citarmi un po' addosso) oppure inventarci un nostro modo di essere papà.
E allora largo alla fantasia, soprattutto a quella, visto che nel migliore dei casi abbiamo avuto papà affettuosi e presenti che quindi ci hanno lasciato qualche modello da imitare; ma nessuno non ci hanno "insegnato" a fare i padri del 2000.
Spazio alla fantasia, dicevo, per sfruttare il tempo, poco, che passiamo insieme a nostri figli, per inventarci un modo di poter essere dolci ma non mielosi, essere educatori senza plagiare, confidenti ma non amici, autorevoli e non autoritari, spiritosi ma non stupidi......
Cerchiamo di insegnare loro che la virilità non è machismo, che la dolcezza non è solo femminile, che gli uomini baciano, accarezzano, che gli uomini vogliono le coccole oppure piangono, o non piangono ma soffrono lo stesso. Diciamo loro, con i fatti, che anche se siamo a casa meno della mamma, ci occupano di loro lo stesso, chiedendo, informandoci, sgridandoli ( chè sgridare è un prendersi cura) spiegando loro sempre il perché.
Sfruttiamo le occasioni che ci capitano: lo sport? Bene, spieghiamo loro che esiste sempre qualcuno più forte ed uno più debole di noi, che esistono le regole e chi non le rispetta, che esiste un arbitro e chi non lo rispetta. Il Lavoro? Bene, insegniamo loro che essere uomini significa lavorare tutti i giorni anche se non sempre è bello, sopportare un capo tutti i giorni perché è il capo, di sopportare clienti tutti i giorni perché pagano ….. I viaggi in auto? Ottimo, insegniamo a guardare fuori dei finestrini a incuriosirsi come facciamo noi nei milioni di chilometri che facciamo per lavoro, giochiamo a poker con i numeri delle targhe che ci sorpassano, insegniamo a ridere di chi s’arrabbia e suona e a capire i pericoli e le insidie.
Diamo loro delle chiavi di lettura al maschile, che li aiutino a capire che esiste un mondo complesso e non è un dramma e che "papà lo risolve così". I bambini hanno bisogno di chiavi di lettura, di significati per capire il mondo, diamo loro la nostra e loro si arricchiranno.
Consiglio a tutti i papà di leggere Grammatica della Fantasia di Rodari. E' un libretto minuscolo, di ottima lettura in bagno :-), che dà un sacco di idee. E’ un piccolo "attrezzo" per imparare a diventare papà magici.
6 commenti:
Hai vinto un articolo. Sul mio blog c'è 1 indirizzo email dove scrivermi, così ti metto in contatto con l'attuale direzione.
:-)
Buonanotte
Bè, scusate se aggiungo la mia. La nostra Tartablu mi ha segnalato il tuo blog - di cui sto facendo scorpacciate da un paio di giorni - e mi ha parlato della proposta che tu scriva un articolo per la nostra rivista. Tarta mi ha rubato le parole! Questo post va proprio nella direzione che ci piacerebbe approfondire, quindi sentiamoci!
a grazie e a presto
L.
Mi piacerebbe che Mignolo avesse tempo (e connessione) per leggere il tuo blog, perché si riconoscerebbe in tante cose. Questo modo nuovo di fare il padre, senza scimmiottare gli antenati o le mamme, è proprio quello che anche lui sta facendo. Un bacione ai tuoi piccoli
Chiara
per Tartablu, grazie provvedo subito ...... che emozione!
rosco
che belle notizie Chicco!
Franci
In bocca al lupo per domani...
LUPO 74
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