ricevo l'invito dalla mia madrina di blog a cimentarmi in questo esercizio di lavatura panni .... non in famiglia .... che accolgo con irresponsabile entusiasmo:
1. è da quando lavoro che, se ho la cravatta, i clienti mi chiamano dottore (che non lo sono). quando l'ho capito (era il 1988) ho smesso di dire che non lo ero, loro non ci credevano e a me faceva tanto comodo.
2. sull'ascensore mi schiaccio i punti neri.
3. dopo vari tentativi falliti sono finalmente riuscito a fare un Genova - Milano in auto, senza mai togliermi le dita dal naso (2005).
4. al bar frego sempre gli scontrini lasciati dagli altri sul bancone perchè me li detraggo.
5. vorrei una porsche e me ne vergogno.
ed ora fate di me quello che volete.
7 commenti:
Spero solo che sulla Genova-Milano non fossi tu a guidare!
certo che sceglierne solo 5 è difficile! Io potrei scriverne altre cento. Scrivo solo la sesta perchè ne sono tremendamente fiera:
6. di sera, dopo una giornata intensa... di lavoro discontinuo e di papà e marito a tempo pieno... hai anche la costanza di studiare per prenderti questo cazzo di laurea. E stai inanellando un 30 dietro l'altro.
Tiè!
(core di sorellina)
La tua fux.
guidavo io.
non ci si mettono le dita nel naso davanti ad altra gente!
il casellante non ha avuto da ridire quando hai pagato il pedaggio?
(ah già, il telepass...)
ehm, posso sapere come ti chiamano se ti levi la cravatta?
mi chiamano signor, qualche volta ragioniere, una sola volta geometra.
ah una volta ingegnere, perchè volevano un favore.
rosco
perchè ti vergogni di volere una Porche?
Le n.2 e 3 sono terribili!;-)
Però la 6. merita
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