“Filate a letto che Papus vi fa un gioco”.
“siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii”. “che gioco ci fai?”
“Facciamo il gioco dell’Ape”.
Finalmente ho trovato il coraggio di fare il gioco che il giorno dopo che è bruciata la nostra casa, mi ero ripromesso di fare ai miei cuccioli (8 e 5).
Solo che un gioco, per essere un gioco deve far ridere, divertire, pensare, sognare. E un papi giocoliere se vuole far ridere, divertire, pensare, sognare i propri cuccioli deve avere gli occhi che ridono, che si divertono, che pensano e sognano. Non può avere gli occhi che piangono.
Stasera, così, d’istinto, senza pensarci, quasi stupendomi di avere il coraggio di farlo, ho fatto l’annuncio ed ho sentito dentro di me quella serenità che mi diceva “vai che è il momento giusto, non usciranno lacrime ma sogni”.
Il piccolo: “Cos’è il gioco dell’Ape, Papus?”.
“E’ il gioco di noi che siamo dentro un’Ape e vediamo con i suoi occhi le cose sopra le quali vola”.
Il grande con un accento genovese sconfortante: “Eh si!!! E dove vola?”
“Stasera vola nella nostra casa di Genova”.
Il piccolo: “quale casa, Pà?”
“La nostra quella di Viale C****”
Il piccolo “Ma che dici Pà, è bruciata quella casa lì”.
“Si ma stasera facciamo il gioco dell’ape che volava nella nostra casa bruciata prima che bruciasse”.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, permesso. Che bella casa! Posso entrare?
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, mhm accidenti ma cos’è questo bel tavolo che vedo qui?
I cuccioli in coro, contenti di indovinare: “e’ il tavolo da pranzo neroooooo”.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, che belle sedie ma a cosa vi servono così tante sedie.
“servono per le feste di Natale e compleanno che vengono i nonni”
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, e quel tavolino piccino in fondo.
Il grande: “è dove disegna Alino”. Il piccolo: “e’ il miooooooo!”
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, belli sti divani blu.
“Ma sono verdi!!!!!!!!!! Ahahahahhah che dici Ape?”
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, mmmmmmhhh bello sto quadro qui davanti.
“Ma è la TV!!!!!!!! non la vedi?”
Il piccolo a bassa voce nell’orecchio “Papus, quest’Ape è rimbambita!”
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, non sono rimbambita, vi faccio dei trabocchetti. Ora giro in questa porta a vetri e vado a fare la cacca.
“nooooooo, quella è la cucina!!!”
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, allora faccio la cacca in frigo.
“nooooooooo, li ci sono i miei succhi, ahahahahahah”
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, vabbè, dov’è il bagno?
il grande, con finta sopportazione: “è la porta dopo”
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, mi sono stufata, ora mi infilo in questa bella cameretta piena di giochi. Posso entrare?
“siiiiiiiiiiiii”.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, e questi due puzzoni in questa foto chi sono?
PAM, mi arriva un pattone dal piccolo.
“siamo noi due, Ape! Guarda che ti spiaccico!”.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, chi l’avrebbe mai detto, mi sembravano due puzzoni.
PAM, PAM.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, e quel lettino di legno coi disegni di Gigi (nostro amico pittore) di chi è?
“miooooooooooo”, fa il piccolo.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, e il tuo amico dove dorme?
“non è mio amico, è mio fratello dorme li sopra, sul ripiano d’ardesia.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, figo!
Il grande un po’ triste: “Li vedi i miei libri?”.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, ah si, eccoli lì, quanti! Che belli! E vedo anche un mobiletto pieno di giochi. Che bel calciobalilla.
Il grande, finto rassegnato, ma sogghignando: “no quello è scassato”.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, mi sembra una camera bellissima, ma papà e mamma dove dormono?
Il piccolo: “nella camera dopo, quella gialla, quella col lettone, dove vado tutte le mattine, hihihihihi”.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, che puzzzzzzzzzzzzzzzaaaaaaaaaaaaaaa, ma cosa c’è dietro quella porticina???????????
Ridono come matti.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, oddio mi sento morire, che puzzzzzzzzzzaaaaaaaa terribile…… ma che c’è???
Il grande sghignazzando: “scommetto che dici la scarpiera”. Il piccolo: “ahahahahah ora l’ape muore stecchita”.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, oddio ………… ma di chi sono queste scarpette rosse che sanno di formaggetta???????
Il grande: “ahahahahh sono di Alino”. Il piccolo offeso: “nooooo! Sono di Samu!!! Sei tu un puzzone, Ape pungigli il pipo e fagli la cacca in testa”.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, vabbè mi sembra che la casa ve la ricordiate bene. Ora basta. L’ape va a dormire e anche voi due cucciolotti.
Buona notte amori miei.
Quella che mi era sembrata una tragedia, che temevo potesse essere una tragedia, che mi sono accorto non essere assolutamente una tragedia, siamo riusciti a farla diventare un gioco, un pensiero presente ed accessibile nei nostri discorsi, una cosa di cui si può parlare e non un buco nero, buio e triste, da nascondere e tenere lontano.
Ogni tanto arriverà l’Ape a giocare con i ricordi, i cuoricini e i sogni dei miei bimbi.
Chiudo la porta, guardo mia moglie.
Ha sentito tutto, ha gli occhi lucidi. Ci capiamo al volo con un sorriso: missione compiuta.
Post scritto ascoltando: Declaration of Dependance – KINGS OF CONVENIENCE
20 commenti:
E' la prima volta che "volo" in questo blog.
Il post è di una dolcezza disarmante.
Pur non sapendo nulla di ciò che è accaduto, riesco a pensare il dolore, il senso di vuoto per tutto ciò che rappresentava una vita e non è più ma, soprattuttio, l'amore per questi due "puzzoni".
Sono veramente commossa.
E ho fatta mia una lezione di vita.
Un abbraccio a voi. Zzzzzzzzzzzzzzzzzz
Riesci sempre a far venire gli occhi lucidi anche a noi. Ben tornato!!!
Cristina
E' sempre bello leggerti, hai la capacità di farci vedere e sentire quello che descrivi.
E questo "racconto" è incantevole.
Fortunati i tuoi cuccioli.
Mannaggia a te, ma perchè scrivi così poco?? eh?????
Bentornato, grazie per questo post; un bel modo di affrontare un "buco nero".
Ma oddio....cosa vi è successo??
.. e io singhiozzo, Chicco.
Questa volta ti sei superato, stellina.
Bacini a tutti e quattro.
Che il Signore vi protegga e ve la faccia ricostruire bella come prima.
bacio.
Franci
sono passata stamattina e non sono riuscita a scrivere nulla, sono tornata ora sperando di aver letto male, ok non mi resta che mandarvi miliardi di pensieri colorati per riempire il buco nero un abbraccio ai "puzzoni"
Sai, Fede, quando ho cominciato a non affezionarmi più alle cose? Quando sono nati Giacomo e Davide e le cose hanno cominciato a rompersi senza nessun motivo, o a sparire e non ricomparire più se non dopo mesi cosparse di saliva, mordicchiate, abbandonate, rotolate sotto la cucina.
Da qui a perdere tutto bruciato come è successo a voi ce ne corre di certo una gran lunghezza.
Ma se i vostri bimbi possono giocare all'ape e ridere, vuol dire di certo che per loro casa è mamma e papà e non muri.
Coraggio e tanti sorrisi :)
Io ho in mente da sempre di fare questo gioco con mio nipote che di figli non ne ho, il gioco che si disegnano le cose che non ci sono. Ma lui cresce e io non ci sono sempre e quando ci ripenserò avrà non 7 ma 17 anni e mi chiederà i soldi per la pizza, forse. Ma che bel papà, che bello davvero
Era tanto che pasavo sperando di trovare un pensiero nuovo. Ora mi spiego il lungo silenzio.
Un abbraccio a tutti voi, coraggio!
B.
ci sono istanti in cui le distanze e gli anonimati si colmano di quella sottile luce che da un cuore parte e arriva dritta e calda ad un altro cuore. Non ti conosco e non so di te e del tuo volo, ma da figlia so che quell'ape continuerà a ronzare nell'anima dei tuoi piccoli per sempre e da madre so che a volte è grazie a loro che torniamo a sorridere.
grazie per il dono che hai fatto a chiunque ti leggerà
Non so bene come sono arrivata sul tuo blog, ma questo post mi ha colpito molto. Il gioco dell'ape è davvero illuminante.
Un abbraccio sconosciuto per tutta la forza che avete saputo trovare.
Ho vissuto la tua stessa esperienza e ancora oggi, dopo anni e anni, mi ricordo tutto perfettamente, purtroppo anche l'odore. Quindi non temere mai che i tuoi figli dimentichino.
Ma l'idea dell'ape la trovo fantastica! Ottimo lavoro.
Ah, dimenticavo, ben tornato.
sei meraviglioso!
lupo
speranza che la latitanza fosse conseguenza di tante cose belle da fare e poco tempo per postare. l'Ape e i suoi occhi cercherò di portarli con me per tutte le volte che il vento sbatte al muro e continua a soffiare forte, togliendo il respiro. imbocca al lupo per tutto, è un piacere fare capolino da voi. ciao!
Ti leggevo sempre. Poi un buco di mesi. Ti rivedo leggo e capisco. Cosa dirti...... Un abbraccio grande a te, a tua moglie ed ai piccoli.
Babbo Andrea
....sapevo della casa. speravo tornassi presto a postare. per fotuna, come hanno già scritto...casa è mamma e papà..non muri :o)
continua a giocare così con loro...ricordare con serenità e gioco serve per tutti i lutti, materiali e umani.
un bacio, e bentornato!
mommi
...
voi siete davvero speciali
movida69
La mia ragazza mi ha detto di leggerti, è stato proprpio un bel consiglio... ti devo fare i miei complimenti perchè mi hai commosso tanto questo post rappresenta l'atmosfera ideale che vorrei nella mia futura famiglia. un abbraccio incoraggiante. Enrico
Quanta fantasia per esser genitori. Mi sorprendete sempre!
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