E ORA?

le reazioni alla mia laurea sono state di tutti i generi. entusiasmo, commozione, rallegramento, stupore, soddisfazione, eccetera eccetera.
poi c'è stato qualcuno che mi ha detto, con una punta di ironia, un po' di pragmatismo, ma anche un po' di verità: cosa farai da grande?
l'assicuratore, come sempre. però .....
però cosa?
però qualcosa inerente a questa passione che ho sviluppato vorrei farla. intanto ho un debito con tartablù che mi ha gentilmente offerto di scrivere su una rivista prestigiosa e lo farò presto (prometto).

poi ho in mente di fare un corso per NEOPAPA'. che so, magari una serie di 4-5 sere, dopo cena, quando no ci sono partite, intendiamoci, durante i quali i futuri papà si fanno una bella idea della meraviglia che li sta attendendo, dei compiti, delle difficoltà, delle cose che bisogna imparare per fare il genitore.

è pieno di corsi pre maman che per i maschi sono una sonora rottura di palle. ora ditemi che cosa serve andare ad un corso di rilassamento per donne incinta, quando a rilassarsi sono loro e, per riuscirci, la prima cosa che ti chiedono è di toglierti dalle palle?!
allora tu stai li in un angolo a vedere questa maestra che respira profondo come se fosse incinta, ma non lo è, e tutte le mamme che stanno sedute per terra, scomode, perchè incinte loro lo sono davvero, e non riescono affatto a rilassarsi e a respirare profondo perchè hanno un piedino del nascituro piantato nel diaframma.
e tu, sempre nell'angolo che devi fare la faccia zen, per dimostrare che non sei un elemento di disturbo della labile fragilità della puerpera, ma anzi, sei un riferimento, un faro, un sostegno verso il quale si tende la mano di tua moglie per avere un conforto. "amore vieni con me al corso ... voglio condividere con te questo momento magico" .... e nel fumetto di lui si legge chiaramente "o santiddio che palle".
"amore dopo questo corso ho deciso di fare gli esercizi anche a casa, prima di rientrare portami alla fnac che compriamo un cd con il rumore del ruscello" .... "o santamaria".
non si contano le botte di vaffanculo che si sono presi i mariti in sala parto dalle mogli, e gli insulti che hanno ricevuto dalle ostetriche, dagli infermieri, dagli anestesisti. "lei stia li nell'angolo e veda di non svenire che non possiamo pensare anche a lei".

è pieno di questi corsi, dicevo, e vabbè. ma per i papà niente. chi glielo insegna ad un papà a cambiare un piccolo, a disinfettarlo, a toccarlo, a vestirlo senza stoccargli un dito, a ninnarlo senza shakerarlo, a fargli fare un ruttino senza rompergli due costole, oppure - per contro - a toccarlo senza aver paura di romperlo?
non è meglio che anche lui, come la mamma, impari? anche la neo mamma deve imparare e non è affatto detto che sia più brava e più portata di lui. certo se lui canta i cori da stadio anzichè una ninna nanna il piccolo preferirà la mamma ma per il resto, le manone grosse e calde di un papà sono una meraviglia per un cucciolo che vuole essere toccato, accarezzato, coccolato. poi ci sono le mille incombenze per imparare i ritmi del bimbo, la nanna, la pappa, il ruttino, i rigurgiti, le colichette, l'allattamento artificiale, quello naturale, tutto l'universo dell'igiene.
qui i casi sono due: o il padre è particolarmente intraprendente e "imparato" oppure la mamma, che non ha tempo di insegnare, soprattutto perchè sta imparando anche lei, si coalizza con sua madre o con la tata e il padre viene emarginato.
ed ecco che si cominciano a perdere preziose occasioni per fondare un profondo rapporto di confidenza epidermico affettiva tra padre e figlio.
la madre dovrebbe dedicare molta attenzione agli spazi per il papà, crearglieli, riservarglieli, lasciando il bagnetto da fare la sera quando il papà torna, spronando il papà a cambiare il bimbo, a lavarlo, a tenerlo in braccio facendo abituare il piccolo alla sua "mano". ma lo schema non deve essere "cambialo un po' tu che io mi sno già rotta la schiena e tu non fai una mazza per aiutarmi" ma, piuttosto, "torna a casa dieci minuti prima che ti godi un po' tuo figlio" ... (mia moglie è stata stupenda in questo).
per fare questo, però, l'uomo deve presentarsi preparato, capace, informato, consapevole, affidabile, sennò la moglie gli fa fare le cose ma gli sta appollaiata sulla spalla come un avvoltoio per controllare "lì, ti ho detto lì, puliscilo lì, tra le pieghette dcelle gambe, non lo vedi che è ancora sporco, .... ma sei proprio imbranato ... dai lascia fare, spostati che finisco io ... porfta giù la spazzatura va ... ".
può far sorridere, ma fare così è un errore grave. per tutti e tre.

potrei continuare per ore, ma ciò che conta è che credo siano necessari corsi per neo papà che si costruiscano le loro abilità e i loro modi di accudire i propri figli e possano costituire all'interno della coppia di genitori una valida ed equivalente alternativa alle cure della mamma - nei limiti si intende - e possano diventare dei compagni capaci sui quali fare affidamento per sopportare meglio le fatiche che crescere un figlio, inevitabilmente comporta.

.... e se al telefono l'infermiere chiede se la moglie ha perso il tappo mucotico lui forse non dirà "amore, soffiati un po' il naso che devo vedere una cosa".

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Belli questi ultimi post !!!!

Mi sono piaciuti tantissimo e se proprio devo essere sincera sono d'accordo con te.
Dovrebbero fare i corsi preparto anche per i papà.

E complimenti per la laura !!!!

Michela

Anonimo ha detto...

Ecco, tu comincia a vedere se la cosa interessa. Se sì, ti fondiamo una filiale in quel di Pavia: Mignolo ha imparato a prendersi cura di Amelia pari a me (in alcune cose, è moooolto meglio di me), senza nonne o tate tra le balle (il bello di vivere in cascina).
Sarebbe bello che condividesse il suo sapere con altri, senza passare per un alieno!

Laura ha detto...

Racconta mia cognata che tanti anni fa il marito fu lasciato in casa solo (ovviamente per ESTREMA NECESSITA')con la figlia, oggi trentenne, di pochi mesi.
Quando lei tornò a casa lo trovò disperato: stava cambiando la bambina sul fasciatoio e, PER SICUREZZA, aveva coperto completamente il pavimento della stanza dove stava con tonnellate di giornali!!!!!

Anonimo ha detto...

Semplicemente meraviglioso!! Trovo sia un'idea splendida e spero veramente che prenda piede....mi spiace solo che abitiamo troppo lontani altrimenti mio marito sarebbe un iscritto sicuro! :-)

Anonimo ha detto...

x me questo corso pre-papà va bene. Ci sto! (sempre che non costi troppe "palanche" ...semmu de Zena)
basta che ti sbrighi ad organizzare la cosa .... come ti ho detto in un post precedente, il 28 marzo 2008 dovrebbe nascere mio/a figlio/a.
Attendo notizie.
Ciao Andrea da Genova

fux ha detto...

Ho letto, ridendo con le lacrime!
Sì sì, bello il corso prépapà.
Bacio.
Fux

Anonimo ha detto...

bellissimo post :D se vuoi chiedo a sax se ti dà una mano ...

fux ha detto...

c'è posta per te sul mio blog!
la tua sorellina.

Anonimo ha detto...

l'idea è ottima. al papy il corso per come gestire la pulcina l'ho fatto io...mentre imparavo a mia volta. Devo dire che è stato un ottimo allievo ed ha imparato benissimo anche se si è sempre rifiutato di cambiare il pannolino...carico.

Anonimo ha detto...

Sarebbe fantastico un corso pre-papà, ma sarà il cinismo che avanza con gli anni...non credo che avresti molti iscritti! Però sarei felicissima di restare sorpresa! Ciao!