contatto

sono fermo al semaforo, in auto e sento bussare.
toc toc!
mi guardo intorno, nessuno.
toc toc!
ma da dove bussano? sono sul tetto? mi innervosisco.
toc toc!
mi agito, apro gli occhi, mi giro verso la sveglia: le 3.42

toc toc!
sbiascico a mia moglie: "ma chi cacchio bussa?"
"è Alino" fa lei ridacchiando.
"ALINO!?"
"si, vuole che vai di là".
"e te come lo sai che vuole me e non te" penso io .... vabbè.

toc toc!

insiste!!! è pazzesco, siamo passati dal frigno di quando era piccolo, al mugugno lamentoso con chiamata finale "paaaaaapiiiii" dei tre anni, alla convocazione con alfabeto morse dei 4 anni. toc-toc = vieni-qui (papà non lo ha detto però .... vabbè).
è proprio un fenomeno questo nanetto qui.

vado a prenderlo, lui come mi intravede si alza sulle ginocchia e si tuffa, che se non sono pronto si sfracella al suolo. nel breve tempo in cui raggiungo la sua stanza ha già fatto una accuratissima cernita dei peluches da trasferta. nanna bianca in mano sinistra, con pollice in bocca, pippo piccolo sotto il braccio, pecorella ricciola sdrucita nella mano destra ma con due dita libere per il contatto. dicesi contatto la pinzatura soffice che mi fa con pollice e indice sul lobo dell'orecchio appena mi salta in braccio.

"vieni rompino che ti porto nel lettone".
"è vero che in macchina sono io che mi posso sedere in mezzo e non la linda?" (la cuginetta che va all'asilo con lui al mattino)
"amore è notte nottissima, dormi e non fare questioni"

lo metto a letto, mi pinza ancora un po' il lobo e ridorme.

sono fermo al semaforo, col finestrino aperto, c'è gente intorno all'auto.
sdengggg. qualcuno m'ammolla un ceffone.
mi giro di scatto.
nessuno.
mi distraggo un attimo a guardare dall'altra parte.
sdengggg.
un'altra sberla, stavolta sul naso.
m'incazzo, mi volto di scatto, apro gli occhi. le 6.52 e mentre capisco che la mia notte è finita vedo una mano grassottella che percorre la mia guancia, la perlustra, trova il lobo e comincia a accarezzarmelo.

un altro contatto d'amore.
è stata un buona nottata.